Domande frequenti dei pazienti:
Nel corso degli anni abbiamo risposto alle domande più frequenti dei nostri pazienti dividendole per malattia arteriosa, venosa e linfatica. Ovviamente tali risposte forniscono risposte di ordine generico e non possono prendere in considerazione l'estrema variabilità derivante dalle condizioni del singolo caso in grado di modificare sensibilmente indicazioni e risultati.
MALATTIE ARTERIOSE
Si può operare la carotide senza rischio di danno cerebrale?
Pur non potendo mai escludere in modo assoluto una complicanza in chirurgia possiamo affermare che operare la carotide con l'utilizzo dello shunt temporaneo riduce drasticamente il danno cerebrale. Si tratta di una sorta di bypass temporaneo che garantisce l'arrivo del sangue al cervello anche durante la chiusura della carotide necessaria all'asportazione della placca aterosclerotica. Nella nostra ampia casistica non abbiamo mai riscontrato un danno cerebrale dopo intervento
eseguito con tale procedura. Questo metodo è utilizzato in modo routinico nelle
nostre attività da oltre 20 anni. Possiamo quindi affermare che l'intervento
della carotide può oggi essere eseguito con un rischio minimo di danno
cerebrale.
Come trattare l'aneurisma dell'aorta addominale in modo miniinvasivo?
L'aneurisma dell'aorta addominale può in circa il 70 % dei casi essere trattata in via endovascolare senza apertura della parete addominale. Inoltre la nostra equipe è in grado di eseguire una correzione dell'aneurisma dell'aorta addominale sotto guida IVUS (ecografia endovascolare) che riduce praticamente del tutto l'uso del mezzo di contrasto (e quindi il rischio di danno anche frequente in questi pazienti) nonché di radiazioni.
Come posso sapere se ho le arterie ammalate (aterosclerosi) e come evolverà?
La medicina vascolare oggi ha molte armi per comprendere la possibile evolutività della aterosclerosi e farne una stadiazione. nfatti la somministrazione di test di laboratorio, l'evoluzione di ecografi hd ad alta risoluzione con tecnica B-flow, le valutazioni microcircolatorie con capillaroscopia e ecodoppler possono fornire una "fotografia" dello stato di salute delle arterie , una prognosi di evoluzione e consigliare la corretta terapia.
Ho le arterie ammalate posso fermare la malattia?
Come suggerito dalle risposte precedenti, inquadrare correttamente lo studio di malattia può suggerire i provvediemnti terapeutici corretti e l'adeguamento medesimo dello stile di vita. Lo specialista in medicina vascolare può aiutare in tutto ciò.
Ora che ho fatto il bypass posso fumare?
NO! assolutamente no. L'evoluzione della malattia ateroscleortica è strettamente correlata al fumo.
MALATTIE VENOSE:
Come posso risolvere il problema delle mie varici in poche ore e senza rischi di anestesia?
Oggi sono a disposizione molte tecniche per trattare le varici dalla chirurgia alle tecniche più avanzate di ablazione. Tutte consentono un trattamento rapido ed ambulatoriale delle varici, anche la chirurgia cosiddetta "tradizionale" che oggi è evoluta verso tecniche miniinvasive. L'anestesia da applicarsii in tutte le tecniche è oggi esclusivamente locale e quindi priva di rischi. Il miglior risultato si ottiene quando tutte le tecniche sono disponibili e mixabili dal chirurgo a seconda del tipo di necessità del singolo caso.
Come posso risolvere il problema varici salvaguardando l'estetica delle gambe?
Il trattamento delle varici oggi è assolutamente in grado, applicato correttamente, di migliorare l'esteticità dell'arto.
Mi hanno già operato ma ho ancora le varici. Come mai? Cosa si può fare?
La malattia varicosa è evolutiva e la comparsa di varici può avvenire. Per questo è necessario eseguire controlli periodici (almeno annuali) al fine di identificare nuove fonti di patologia. In alcuni casi però la comparsa di nuove varici è legata a malattie non identificate del sistema profondo. Prima di affrontare nuovi interventi a carico delle varici è quindi necessario effettuare un adeguato controllo in tal senso.
Ho ulcere alle gambe che non guariscono. Esiste una soluzione?
Le ulcere sono quasi sempre la mimetizzazione di una malattia del sistema venoso profondo. è quindi necessario fare una precisa diagnosi. Oggi gli interventi a carico del sistema venoso profondo possono portare alla soluzione di casi un tempo non curabili.
Ho avuto una flebite recente. Posso fare qualcosa per salvare le valvole delle vene?
Certo. Se si riesce ad intervenire entro due settimane dalla flebite, la possibilità di "sciogliere" il trombo e di salvare quindi il circolo profondo è molto alta. In seguito si potrà intervenire con tecniche di ricostruzione valvolare
MALATTIE LINFATICHE:
Come posso risolvere il problema delle mie gambe gonfie?
Il problema delle "gambe gonfie" può nascondere una estrema diversità di cause. Esistono tanti mezzi terapeutici applicabili, ma la diagnosi è essenziale. Non c'è nulla di peggio del "fai da te" (farmaci "drenanti", calze contenitive ecc..). E' necessario quindi prima svolgere una valutazione specialistica per poi intraprendere insieme il corretto approccio terapeutico.
Alla sera ho sempre le gambe gonfie, è consigliabile valutare la situazione?
SI, possiamo infatti consigliare terapie o comportamenti che ridurranno sensibilmente il disagio.
Ho un linfedema, che tipo di calza elastica devo portare?
La scelta della calza elastica è un vero e proprio atto terapeutico, essa va pertanto decisa solo dopo una diagnosi di malattia, varia quindi a seconda dei diversi casi
Cos'è la linfangite?
La linfangite è un'infiammazione delle via linfatica dovuta a batteri. Essa può essere associata a febbre e/o a danno più o meno duraturo sui linfonodi. Di solito l'arto diventa gonfio, dolente ed arrossato con possibili strie rosse visibili sulla cute. Non è una patologia trascurabile, in quanto può evolvere verso stati di infezione persistenti.
Posso fare la liposuzione per il linfedema? Esistono metodi alternativi?
La liposuzione nel linfedema è pericolosa. L'edema linfatico infatti può peggiorare sensibilmente dopo liposuzione, soprattutto nell'area delle caviglie e delle gambe. Occorre quindi consultarsi con il chirurgo vascolare prima di svolgere tale operazione. Esistono al contrario mezzi contenitivi di trattamento del linfedema che se correttamente applicati possono fornire risultati molto soddisfacenti